RECENSIONE:"Per dieci minuti"di Chiara Gamberale



Editore:Feltrinelli
Anno pubblicazione:20 novembre 2013
Costo:9,00
Giudizio:4/5 💓💓💓💓



Per dieci minuti
Come ci comporteremmo se le fondamenta della nostra vita di punto in bianco ci fossero sottratte? Se non avessimo più pilastri ?
Questo è esattamente ciò che Chiara Gamberale, autrice del romanzo "per dieci minuti", vuole dirci.
Andrebbe interpretato come un inno alla vita, perché Chiara,protagonista omonima dell'autrice,è chiamata ad affrontare degli ostacoli della sua vita,che prima o poi capitano a tutti. La nostra protagonista dapprima ci viene presentata con un aspetto del suo carattere velato,poiché si mostra depressa,sempre malinconica,a causa del divorzio voluto dal marito e della perdita del lavoro nonché della sua passione,ma grazie a un gioco, che si tramuterà nella sua via di salvezza in questo mare in tempesta,inizierà a scoprire la vita con piccoli passi,sì,proprio come i neonati. Sarà travolta dalla maestosità della vita che a volte può risultare insidiosa e quasi impossibile da affrontare, ma con dieci minuti al giorno, nei quali dovrà vivere un'esperienza mai vissuta prima, imparerà ad amare e apprezzare la vita. E chi lo sa, magari la sfida postagli del fato si trasformerà nell'occasione unica di riscoprire una nuova personalità in lei, che non si sarebbe aspettata di custodire. Credo che sia soprattutto nei momenti bui della vita che ci sentiamo attaccati a essa e stretti quasi in un abbraccio materno, che ci porterà a osservare nelle sue peculiarità giornalmente la vita,sotto un altro aspetto,con altri occhi. Di questo romanzo ricorderò la spensieratezza,la si può ritrovare persino nella copertina ,che raffigura una ragazza fluttuante adagiata su una nuvola, cosa puramente astratta, ma io voglio interpretare quella nuvola che la sorregge come una porta aperta sul mondo,dalla quale può ammirare la vita sottostante apparentemente con leggerezza, ma sono le nuvole che le coprono il volto che rappresentano il suo infinito stato meditativo.
Trovo che la seguente frase racchiuda il senso dell'intera recensione:"Se non ci fosse l’inverno, la primavera non sarebbe così piacevole: se non provassimo l’avversità, il successo non sarebbe tanto apprezzato."di Anne Bradstreet
                                                                                                             M.Diletta

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